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POLO NAUTICO, ADDIO A S.GIORGIO!

Dopo il clamoroso voltafaccia e l’esito veramente vergognoso per la mozione presentata da AN in favore dell’Attivazione del Polo Nautico Adriatico a Venezia, nell’isola di San Giorgio, con cui, sconfessando anni di impegno comune e trasversale dei precedenti consigli provinciali, circoscrizionali e comunali, i consiglieri comunali di Centro-Sinistra dell’Unione, tranne poche eccezioni, hanno bocciato a Ca’ Farsetti lo scorso novembre, la richiesta di AN di ottenere l’adesione al protocollo d’intesa patrocinato dalla Regione Veneto e di sostenere con forza il mantenimento della sede del Polo Nautico nell’isola di San Giorgio, identificando nell’attuale Cini/Venier la scuola di partenza per realizzare la seconda delle quattro sedi previste dal Governo per i Poli Nautici in Italia; dopo che analoga proposta di OdG presentata in Municipalità sta ancora giacendo nel limbo dal 12 settembre scorso, impantanata, grazie ai continui e vergognosi pretesti accampati dalla maggioranza unionista di Venezia Insulare; ora l’annuncio del trasferimento del Polo Nautico dalla sede storica (e in grado di assicurare il grande rilancio) del Cini di S.Giorgio agli angusti spazi del Venier a Castello, pone da parte della Provincia di Venezia la pietra tombale su un Polo Nautico Adriatico all’altezza delle aspettative, e conferma le puzze di bruciato, gli odori di poteri forti, che vogliono l’isola di San Giorgio tutta in mano alla Fondazione.
Insomma l’Unione e qualche potentato occulto e trasversale non vuole più che San Giorgio divenga la sede del Polo Nautico Adriatico, preferendo cassare un’iniziativa di fondamentale importanza per il rilancio delle tradizioni marinare veneziane, ma anche per la creazione di un volano, che – utilizzando al meglio le proprietà demaniali, comunali e provinciali lagunari – avrebbe potuto puntare, partendo dalla valorizzazione della scuola marinara, alla concretizzazione di un auspicato Distretto Nautico, per dare impulso alle attività produttive del veneziano collegate alle attività marittime in settori strategici quali l’industria nautica, la logistica, la cantieristica, l’artigianato, il commercio ed il turismo.
Per il CentroSinistra e per qualche misteriosa indefinibile potente entità che ottiene da sinistra e da destra il quasi impossibile (come il rinnovo con anni e anni di anticipo della concessione, siglato dal ministro di centrosinistra con i comizi elettorali già in corso) evidentemente è preferibile sostenere la visione autoreferenziale dell’attuale dirigenza della Fondazione Cini, che per San Giorgio prefigura nel prossimo futuro, dopo aver eliminato fisicamente oltre alla prestigiosa scuola di arti e mestieri dei Salesiani (già sloggiata) anche il Polo Nautico (in procinto di essere affossato), investimenti e restauri per trenta milioni di euro, finalizzati, come ha dichiarato alla stampa il segretario Gagliardi, alla realizzazione di un campus, di un bar e di una nuova foresteria!
Le uniche voci che si sono levate di preoccupazione, sono state solo per la difesa di qualche pezzo fisico-architettonico di San Giorgio (come la biblioteca o la “manica lunga”); non per la difesa dell’idea geniale del conte Cini, che negli anni Cinquanta aveva ipotizzato per l’isola di San Giorgio una triplice viva funzione: scuola di attività pratiche (coi Salesiani), istituto di attività marinare (con l’Isitituo Cini) e istituzione d’altissimo livello culturale per gli studi veneziani (con la Fondazione Cini): un trittico che doveva essere mantenuto e sviluppato in modo armonico, e che invece oggi viene tradito, nascosto in una nube di colpevole silenzio.
Ebbene si sappia invece chiaro e forte che per i gruppi veneziani di An in Comune ed in Municipalità la visione strategica era ed è ben diversa da quella della Provincia e della Fondazione Cini: invece che la sede di un bar esclusivo con vista in bacino di S.Marco, noi puntavamo a fare di San Giorgio (mantenendo e supportando ovviamente anche la prestigiosa opera di ricerca della Fondazione) un simbolo concreto, attivando secondo anche le volontà testamentarie del Conte Cini il Polo Nautico Adriatico, per giocare una delle ultime opportunità di vedere messo in moto un importante percorso di rivitalizzazione culturale ed economica, oltre che sociale, della città d’acqua di Venezia.
Il sindaco Cacciari, che farà da testimonial il 21 dicembre prossimo all’annunciata nascita, che in realtà sarà però la morte, del Polo Nautico, diverrà purtroppo (soprattutto anche per chi l’ha votato al ballottaggio, sperando in un nuovo modo di far politica a Venezia) l’esecutore testamentario, il simbolo di morte dei sogni di rinascita marinara di Venezia; oltre che l’umile servitore che consegnerà le chiavi di San Giorgio ai misteriosi potenti gestori, che la toglieranno così alla città, in barba a quel che furono le volontà del Conte Cini, e di quelle che sono le speranze dei cittad

Re: POLO NAUTICO, ADDIO A S.GIORGIO!

" in barba a quel che furono le volontà del Conte Cini, "

questi comunisti sono proprio dei pescecani senza scrupoli.

Re: POLO NAUTICO, ADDIO A S.GIORGIO!

E pensare che a Mestre dicono che questa giunta pensa solo al "BENE" di Venezia fregandosene totalmente della terraferma..... Però poi tutti li votano...

Re: POLO NAUTICO, ADDIO A S.GIORGIO!

Marco ti prego non chiamarli più comunisti perchè di comunismo non hanno proprio niente, sono ex comunisti falsi e ex democristiani ok